Inclusione

Inclusioine

Il filo conduttore che guida l’azione della scuola è il diritto all’apprendimento di tutti gli alunni.  Il PAI (Piano annuale per l’inclusività, (allegato n° 4), parte integrante del presente Piano, si propone come risposta adeguata alle necessità della persona in formazione, nella prospettiva del successo e del benessere della stessa. 

In quest’ottica si riconosce l’importanza di una didattica flessibile per favorire la crescita dell’autonomia e il consolidamento del metodo di studio, mirando a ridurre l’insuccesso scolastico di studenti in situazioni di disagio. 

 

3.1.1. Percorsi inclusivi per gli studenti diversamente abili

 

Il nostro Liceo artistico offre la possibilità di inserimento ai ragazzi diversamente abili, ai fini del raggiungimento dell’autostima e della crescita dello studente come individuo e nei rapporti sociali.  Essi sono seguiti da docenti di sostegno assegnati dall’Ufficio Scolastico Provinciale e, se necessario, da personale assistente educativo e/o alla comunicazione, assegnato dagli Enti Locali.

La scuola si propone come obiettivi nei confronti di questi studenti:

-        Favorire una reale ed efficace inclusione nel contesto scolastico attraverso la condivisione da parte di tutti gli operatori impegnati nelle diverse esperienze;  

-        Consolidare la coscienza del proprio sé; 

-        Potenziare l’autostima e la percezione positiva di sé;  -Promuovere l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggi;  -Potenziare le autonomie personali.  

Le azioni proposte per realizzare tali finalità si basano sui seguenti criteri ritenuti fondamentali: 

-        La responsabilità organizzativa: la scuola attua tutte le procedure possibili per rimuovere gli ostacoli di natura architettonica, adattare gli orari di lezione e la composizione del gruppo classe, ecc.;  

-        La presenza di risorse aggiuntive: oltre alla comune dotazione di insegnanti curricolari e di sostegno, in funzione dei bisogni educativi specifici dell’allievo diversamente abile nella classe possono intervenire anche operatori con professionalità diverse da quella docente; 

-        La cooperazione scuola-famiglia: processi decisionali e scelte operative devono essere condivise con le famiglie; 

-        Il coinvolgimento diretto del Dirigente Scolastico: l’integrazione non viene delegata, ma seguita personalmente dal Dirigente Scolastico;  

-        Il comportamento cooperativo tra gli insegnanti di sostegno e curricolari: non esiste delega, gli insegnanti operano come gruppo di conduzione della classe. 

Nell’Istituto viene proposto un modello di intervento didattico-educativo costituito da una fase iniziale di valutazione e di orientamento, seguita dalla possibilità di scelta tra più percorsi, a loro volta modulabili a seconda dei bisogni degli alunni e delle richieste delle famiglie. 

È possibile sintetizzare tali percorsi in due tipologie:  

Percorso differenziato: prevede una programmazione differenziata in alcune materie oppure totalmente differenziata con moduli individualizzati, al fine di permettere di acquisire competenze ed autonomia personale spendibili in laboratori o cooperative sociali. Le prove di verifica orale e scritta sono svolte in modalità differenziata rispetto al gruppo classe. Agli alunni che seguono questo percorso, al termine del ciclo di studi verrà rilasciata una certificazione attestante le competenze acquisite (Attestato), utile ai servizi per l’impiego e agli Enti preposti per la valutazione del collocamento lavorativo mirato.  

Percorso per obiettivi minimi: è rivolto ad allievi con certificazione di disabilità lieve o, comunque, che seguono la programmazione del gruppo classe. Gli obiettivi curricolari possono essere modificati o semplificati, ovvero raggiunti con strumenti e metodologie particolari. Le prove di verifica orale e scritta possono essere svolte con modalità equipollenti rispetto al gruppo classe, oppure possono essere le medesime somministrate alla classe.  Al termine del corso di studi gli alunni conseguono il Diploma, dopo l’Esame di Stato. 

Nell’ottica di una reale inclusione, l’istituto provvede alla organizzazione di momenti di formazione per i docenti in merito alle modalità di approccio alle persone con certificazione di disabilità, come da PAI.

È presente inoltre la figura del referente, con il compito di monitorare costantemente la situazione degli alunni diversamente abili, contattare gli specialisti ed eventualmente le cooperative, fungere da punto di riferimento per i docenti di sostegno, gli educatori e gli assistenti alla comunicazione rispetto alle problematiche che possono insorgere durante l'anno scolastico, coordinare eventuali progetti sulla disabilità, monitorare l'organizzazione oraria degli insegnanti di sostegno, dare indicazioni e chiarimenti relativamente alla stesura dei PEI (Piano educativo individualizzato), tenere i contatti con le famiglie di studenti diversamente abili interessate a una futura iscrizione. Infine la nostra scuola fa parte del CTI (Centro territoriale per l’inclusione) di Monza Ovest e del GLH (Gruppo di lavoro per l’integrazione scolastica) comunale.

Il GLH, composto da rappresentanti dell’Amministrazione comunale e dei Servizi Sociali, da referenti delle scuole di Giussano di ogni ordine e grado e da rappresentanti delle associazioni del territorio, promuove la condivisione e lo scambio di esperienze e buone prassi di integrazione scolastica, al fine di conferire continuità e organicità agli interventi da attuare nel percorso scolastico degli studenti diversamente abili. Il GLH propone inoltre iniziative di sensibilizzazione e di formazione-aggiornamento organizzate da altri enti.

 

3.1.2. Percorsi inclusivi per gli studenti con Bisogni educativi speciali (BES)

 

La scuola ha visto, negli ultimi anni, un sensibile incremento di iscrizioni di alunni con Bisogni educativi speciali e ha maturato una consolidata esperienza per quanto concerne l'inclusione di questi allievi che necessitano di percorsi di apprendimento personalizzati. 

In ottemperanza alle normative vigenti, l’Istituto presta particolare attenzione agli studenti che presentano svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento (DSA) e/o disturbi evolutivi specifici, eventuali difficoltà psico-emotive derivanti dalla condizione adottiva, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana.

Il Consiglio di classe rileva le situazioni critiche degli alunni con svantaggio socio-culturale che richiedono particolari strategie didattiche. Al fine di offrire maggiori possibilità formative agli studenti, individua percorsi flessibili e, qualora lo ritenga necessario, formula un Piano Didattico Personalizzato annuale (PDP) per ogni studente BES.

Nell’Istituto sono presenti le figure dei referenti per i DSA e per i BES con compiti di sensibilizzazione ed approfondimento delle tematiche, nonché di supporto ai docenti direttamente coinvolti nell’applicazione didattica delle proposte. Il referente cura i primi colloqui con le famiglie e gli specialisti e, successivamente, funge da mediatore tra docenti, genitori, allievi, operatori dei servizi sanitari, enti locali e agenzie formative accreditate.

È costituito inoltre il Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) che monitora periodicamente le pratiche inclusive della didattica e il grado d’inclusività della scuola. Il GLI elabora una proposta di PAI riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno).

Studenti con disturbi specifici dell’apprendimento

Come previsto dalla Legge 170 dell’8 ottobre 2010, che riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici dell’Apprendimento, nell’ambito dei rispettivi Consigli di classe, l’istituto provvede all’approvazione del Piano Didattico Personalizzato annuale (PDP) per ogni alunno con DSA, al fine di favorirne il successo formativo.

Il PDP è predisposto dai Consigli di classe, sulla base della diagnosi specialistica acquisita dall’istituto e, successivamente ad una fase di confronto e dialogo con le famiglie, viene sottoscritto nel rispetto dei reciproci ruoli e competenze.

Tale documento è vincolante nell’ambito degli Esami di Stato nell’applicazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi previsti.

Al fine di favorire l’inclusione degli alunni, è organizzato un incontro informativo per le classi prime, durante il quale i relatori, con particolare formazione nell’ambito delle problematiche DSA, illustrano alle classi le complessità dei disturbi dell’apprendimento e i necessari strumenti per il loro superamento, al fine di promuovere un clima di accoglienza.

Inoltre per gli studenti DSA è previsto un laboratorio didattico pomeridiano della durata di 12 ore, realizzato in convenzione con l’Associazione Italiana Dislessia di Monza e Brianza per sperimentare gli strumenti e le metodologie didattiche indispensabili al raggiungimento dell’autonomia nello studio.

 

Studenti adottati

In ottemperanza alle Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati (nota

M.I.U.R. prot.7443 del dicembre 2014) ed alle Linee guida del protocollo della Provincia di Monza e Brianza (2013), l’Istituto prevede la figura del referente Adozioni, come punto di riferimento per le famiglie,  gli studenti e i Consigli di classe, che mette in atto tutte le azioni ritenute necessarie per una positiva esperienza scolastica degli alunni figli adottivi, nel rispetto dell’estrema varietà di situazioni.

 

Studenti stranieri

Per gli studenti di origine straniera, l’istituto prevede la figura del referente Stranieri che prende il primo contatto con la famiglia per conoscerne il contesto culturale. Successivamente, in collaborazione con il docente di italiano, propone allo studente un test di posizionamento della lingua italiana e collabora con il Consiglio di classe alla stesura del percorso di accoglienza e inclusione, soprattutto per i casi di particolare criticità (alunni neo arrivati e/o con livello linguistico A1 e A2).

 

3.1.3. Sportello di ascolto psicologico

 

Per tutti gli studenti è attivo uno sportello di ascolto psicologico, che offre la possibilità di usufruire di colloqui con un professionista su tematiche o difficoltà adolescenziali. Per gli alunni minorenni l’accesso ai colloqui è preventivamente autorizzato dalla famiglia. 

Allegati

C_019_Documentazioni sanitarie_mediche e certificazioni DSA.pdf

Certificatori DSA - Servizi NPIA Pubblici - ASST Valle Olona.pdf

Certificatori DSA - Servizi NPIA Pubblici - ASST Sette Laghi.pdf

Certificatori DSA - Servizi NPIA Pubblici - ASST Lariana.pdf

Elenco Certificatori DSA Territorio LODI.pdf

Elenco Certificatori DSA Territorio OVEST MILANO e RHODENSE.pdf

Elenco Certificatori DSA Territorio MELEGNANO e MARTESANA.pdf

Elenco Certificatori DSA Territorio MILANO e NORD MILANO.pdf

elenco-soggetti-autorizzati-ad-effettuare-attivita-di-prima-cer_p86595.xlsx - Foglio1.pdf